Le carte di credito sono strumenti di pagamento digitale utilizzati per effettuare acquisti senza fare ricorso al denaro contante. Si tratta di documenti non trasferibili che consentono all'intestatario di comprare beni e servizi presso gli esercenti convenzionati. L'onere del pagamento è di fatto trasferito dall'acquirente all'emittente della carta di credito, che si rivale direttamente o tramite rimborso dilazionato sul conto corrente dell'utente. Così, la carta di credito svolge una duplice funzione: prima di tutto monetaria, in quanto sostituisce pienamente l'uso dei contanti, e in secondo luogo creditizia, poiché prevede l'anticipo del dovuto da parte dell'emittente sotto forma di finanziamento a saldo mensile. Questa è anche la principale differenza con le carte di debito o bancomat, che danno luogo a un addebito immediato e non a saldo, limitandosi così ad essere strumento di pagamento e di trasferimento di capitale. Una tipologia particolare di carte di credito è data dalle carte revolving, che consentono anche di rateizzare il rimborso degli importi dovuti, al prezzo di un tasso di interesse variabile ma generalmente elevato. Ci sono infine le carte prepagate, che funzionano in modo analogo alle carte di credito ma hanno un importo fisso versato in anticipo dal titolare. Nonostante alcuni prototipi antesignani siano stati ideati già nel lontano 1700, le carte di credito vere e proprie sono nate negli anni '50 negli Stati Uniti: la prima carta di credito è stata emessa dalla
Diners Inc., ma l'offerta si è moltiplicata rapidamente dinanzi all'immediato successo di questi strumenti. Così, oggi, le carte di credito emesse da
American Express,
Visa,
Mastercard e società affini sono milioni in tutto il mondo, per un giro di affari da centinaia di miliardi di euro l'anno.